Non saranno protagonisti della Coppa del Mondo 2018 che si giocherà adesso in Russia, ma a Roma, sponda Lazio, lo saranno sicuramente la prossima stagione. Ciro Immobile e Luis Alberto sono sicuramente due colonne portanti della squadra allenata da Simone Inzaghi, capace di segnare più goal di tutti in Serie A nella passata stagione, sebbene poi abbia mancato la qualificazione alla Champions League all’ultimo respiro. La società biancoceleste, con a capo Claudio Lotito, punterà sicuramente su questi due calciatori, che grazie al lavoro del tecnico è riuscita a riscattarsi dal punto di vista sportivo dopo delle esperienze non gratificanti in altri campionati. Milinkovic Savic a parte, non è un caso che si tratti dei due pezzi da 90 che dovranno tirare la carretta anche nel futuro. Il centravanti di origini napoletane e il trequartista spagnolo saranno sotto tutti i riflettori fin da subito, ossia dal ritiro estivo. L’assenza dell’Italia al mondiale, competizione nella quale chi ama scommettere online farebbe bene a puntare sul Brasile, e l’eccessiva concorrenza della Spagna hanno fatto sì che entrambi potranno riposare in estate, e ciò non è assolutamente un male per la Lazio.
Immobile, che è stato il capocannoniere della Serie A 2017-18 insieme a Mauro Icardi con 29 reti all’attivo, potrà così preparare al meglio un altro anno alla ricerca del goal e delle migliori condizioni per provare ad essere il centravanti della nazionale di Roberto Mancini. L’arrivo del nuovo CT sulla panchina dell’Italia ha riportato Mario Balotelli in azzurro, il che significa che oltre ad Andrea Belotti, Immobile dovrà vedersela anche con lui nella lotta al posto di centravanti della nazionale. Ci sarà molto da lavorare per chi come lui vorrà continuare ad essere il punto di riferimento non solo dell’attacco biancoceleste, ma anche di quello della nazionale. Difatti, fino ad ora i problemi realizzativi di Immobile sono relativi solamente alle prestazioni in azzurro, dove non ha mai dimostrato di avere la stessa concretezza e lo stesso senso del goal. I suoi 7 goal in 32 partite non riflettono l’ottima media realizzativa degli ultimi anni in Serie A, il che deve essere per lui uno stimolo a far bene in futuro.
Il caso di Luis Alberto è leggermente diverso. Arrivato alla Lazio in sordina, il trequartista, cresciuto nelle giovanili del Barcellona, veniva da un periodo difficile al Liverpool, dove non si era trovato bene ed aveva persino pensato di smettere col calcio. Tuttavia, la scommessa di Igli Tare su di lui si è rivelata vincente. Simone Inzaghi ha fatto il resto, dandogli fiducia fin da subito e schierandolo nel pezzo di campo dove meglio rende, ossia dal centrocampo in su, con libertà di movimento e di manovra. Al di là degli 11 goal messi a segno, c’è da evidenziare il suo apporto alla fase offensiva. Sono ben 16, infatti, i suoi assist, molti dei quali sfruttati proprio da Immobile ed è per questo, dunque, che la Lazio deve ripartire da loro due.