Lo striscione di CasaPound non lascia spazio alle interpretazioni e marca la posizione del movimento su quanto accaduto in Q4 qualche giorno fa. Un gruppo di stranieri ha infatti preteso di togliere con prepotenza il campo da gioco ai bambini del quartiere.
Sulla questione è intervenuto il responsabile pontino Marco Savastano: “Abbiamo scelto di usare ironicamente lo slogan della Uefa per denunciare quanto accaduto in Q4. Una convivenza che nella percezione di queste bande è solo la nostra sostituzione, a partire, a quanto pare dai bambini. La prepotenza dei richiedenti asilo non si ferma a questo episodio: la cronaca è piena di testimonianze di cittadini alle prese con fenomeni di accattonaggio molesto, di venditori ambulanti di braccialetti e altre chincaglierie al di fuori dei supermercati fino al ben più sinistro racket dello spaccio o del lavoro nero”.
“È grottesco assistere a queste forme di arroganza e prevaricazione da parte dei richiedenti asilo ospitati dalle cooperative. La legge prevede che siano controllati e che debbano prendere parte a lezioni di italiano, mentre nella più totale assenza delle istituzioni, ormai braccio politico delle cooperative, vengono abbandonati a se stessi e lasciati liberi di scorrazzare per la città . Non sorprenda, di conseguenza, che finiscano per comportarsi come padroni assoluti del territorio.”