La Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa) è un’autorità indipendente italiana che ha il primario ruolo di vigilare “sulla trasparenza e la correttezza dei comportamenti dei soggetti che operano sui mercati finanziari”, come descritto sul sito Consob. La sua attività si svolge talvolta di concerto con Banca d’Italia ed è rivolta alla tutela degli investitori, all’efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano. In generale, il suo compito consiste nella vigilanza finanziaria e il suo operato si inserisce all’interno del Sistema europeo di vigilanza finanziaria.
Questo organismo è estremamente importante dal punto di vista della regolamentazione degli enti di trading online e di seguito riportiamo alcuni punti chiave del suo operato in tale materia.
La crescita del trading online
Per capire la rilevanza di questo ente in questo preciso periodo storico si deve fare riferimento alla crescita esponenziale delle possibilità di trading online. Recentemente si è stimato che il 40% degli scambi alla Borsa sono effettuati direttamente da singoli e privati cittadini. Inoltre, secondo il report di CheBanca! ben 19 milioni di Italiani utilizzano il conto corrente online e molti di loro sembrano ben contenti di utilizzare lo smartphone come primo canale di contatto.
Sempre secondo il report di CheBanca!, che è stato diffuso a marzo 2018, si nota una netta crescita delle funzionalità di trading online di fondi e azioni offerti dalle banche attraverso app. In particolare, questa funzionalità era diffusa nel 50% delle app a marzo 2015 mentre a settembre 2017 si ritrovava nel 78% delle app.
Perché questa offerta?
Chiaramente, le banche non offrirebbero mai un servizio inutile o senza valore dal punto di vista bancario. In effetti, gran parte degli istituti bancari segue una crescente domanda di funzionalità di trading online. Inoltre, il cliente vuole poter disporre liberamente di funzionalità di titoli, fondi e forex trading in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.
Dal punto di vista bancario, questa funzionalità è molto interessante poiché genera ricavi. In molti casi, il cliente deve pagare una piccola commissione per aprire e per chiudere le posizioni sui titoli nei quali intende investire. Di conseguenza, più l’utente utilizza questa funzionalità più la banca guadagna, senza sostenere alcun rischio.
Alla semplicità di accesso e utilizzo di questi strumenti non si accompagna un altrettanto semplicità di guadagno, come molti vorrebbero far credere. In ogni caso, si consiglia un’adeguata formazione e la consultazione del proprio consulente finanziario. L’attività di trading, che include ovviamente titoli, fondi e forex trading fra le altre, dovrebbe sempre essere preceduta da un’adeguata preparazione finanziaria.
Cosa ne pensa la Consob?
Recentemente, la Consob è intervenuta con una circolare affermando che “la caratteristica di questi prodotti è che hanno strutture e modalità di funzionamento tali da essere associati a rischi rilevanti e difficilmente comprensibili e valutabili. Per tali ragioni non sono adatti alla maggior parte degli investitori”.
Inoltre, in maniera molto decisa ha affermato che “in Italia si registra la presenza di numerosi soggetti abusivi, cioè sprovvisti di autorizzazione ad operare nel nostro paese, che offrono tali contratti tramite internet e che non sono sottoposti a vigilanza amministrativa da parte di alcuna autorità”.
In conclusione la Consob evidenzia due punti chiave. Nel primo afferma che è estremamente importante avere un’adeguata formazione finanziaria e consultare il proprio consulente finanziario. Il secondo punto chiave è riferito all’utilizzo di piattaforme regolamentate dalla Consob che tutela i consumatori.
Le informazioni pubblicate in questo articolo hanno finalità informativa, e/o pubblicitaria/promozionale e non sono in alcun modo da intendersi come consulenza finanziaria o come sollecitazione all’investimento.
Le attività di trading comportano un alto livello di rischio e non sono adeguate a tutti gli investitori.