I carabinieri dei Nas di Latina hanno sequestrato un ingente quantitativo di sostanze farmacologiche provenienti dalla Cina. Il titolate di un’azienda farmaceutica lombarda con stabilimento nel frusinate, che aveva importato dalla Repubblica Popolare Cinese ingenti quantitativi di mesalazina in assenza di preventiva autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, è stato denunciato. La mesalazina è una sostanza farmacologica di ampia diffusione (normalmente utilizzata nel trattamento di patologie infiammatorie intestinali), la cui importazione, distribuzione e trattamento sono disciplinati (come per tutti i farmaci) da stringenti normative comunitarie, che impongono all’azienda una serie di obblighi atti a garantire la purezza della sostanza e la sicurezza del paziente; tra tali obblighi vi è quello di munirsi di specifica autorizzazione all’importazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco, atto necessario a garantire la vigilanza da parte degli organi preposti. L’azienda lombarda, a seguito di contatti con le aziende produttive e gli intermediari cinesi, ha importato, nel suo stabilimento della provincia di Frosinone e senza autorizzazione, considerevoli quantità di mesalazina, che, una volta trattata e purificata, sarebbe stata distribuita ad aziende di produzioni farmaceutiche. Oltre 45 le tonnellate di tale sostanza rinvenute e sottoposte a sequestro dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Frosinone, che sarebbero bastate per la produzione di diverse centinaia di migliaia di confezioni di medicinali. Il valore del prodotto sequestrato è di circa 2 milioni di Euro.
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