Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una giovane studentessa del capoluogo:
“Salve LatinaPress, sono una ragazza di 20 anni che sta vivendo una storia con un ragazzo un po’ lontano con il quale si vede, al più, una volta a settimana con tutte le difficoltà che il caso comporta. Ieri era la nostra giornata, che nessuno avrebbe potuto rovinare e della quale in qualsiasi caso conserverò un bel ricordo, ma che si è conclusa con uno spiacevole evento. Nulla di irreparabile, nulla di grave, nulla di minimamente paragonabile ai gravi problemi di cronaca nera di cui veniamo a conoscenza ogni giorno. Semplicemente qualcosa che, nel mio piccolo, mi ha lasciato leggermente delusa, rammaricata, non tanto per il gesto in sé, quanto per il significato che questo ha. Avevamo parcheggiato la macchina nei pressi del centro di Latina, poco distante dal bar San Felipe, quasi di fronte l’ enoteca XXI Aprile, dove poi saremmo rimasti per circa un’ora. Erano quasi le 21:00 quando siamo usciti e lo specchietto destro della mia macchina era stato danneggiato. Era lo specchietto che dava sul lato del marciapiede per cui stento a credere che sia stato un incidente. Mi viene quasi naturale pensare che, invece, sia stato un gesto fatto intenzionalmente con superficialità e cattiveria gratuita perché non riesco a giustificarlo in nessun altro modo. Ora io mi chiedo se sia stato una soddisfazione rompere quello specchietto. Se sia stato necessario. Se qualcuno abbia tratto un qualche minimo vantaggio. Perché allora alzerei le mani. Ma se non fosse stato così io mi domando solamente: “Perché, che senso ha??”
Vivo in questa città da sempre e solo ultimamente noto dei cambiamenti, nuove iniziative per renderla più vivibile. Il centro con le decorazioni natalizie non sembra quasi lo stesso. Ma poi (per quanto io probabilmente stia ingigantendo un gesto di poca importanza) succedono queste cose che non dovrebbero accadere. Perché quella macchina era la mia, ma poteva essere di chiunque altro. Concludo complimentandomi e ringraziando l’artefice di questo gesto che ha rovinato gli ultimi venti minuti con il mio ragazzo con il quale mi potrò rivedere solamente a Natale perché entrambi studiamo e dovremo dare degli esami universitari questo mese. Si, ti ringrazio, perché io me ne andrò presto da questa città, laureandomi.Tu probabilmente rimarrai qui a godere di una città abitata da malviventi come te, avrai paura di lasciare la macchina parcheggiata in centro perché così come hai agito tu in questo modo, potrebbero farlo altri. Così rimarrete solo voi a far decadere questa città, che fino a quando non punirà la gente come voi, sarà destina al buio totale.
Vorrei lasciarvi con una frase, ovviamente non mia, ma che forse farà riflettere: “Homo homini lupus”.
Ragazzi, fino a quando l’uomo sarà un lupo per l’altro uomo allora possiamo anche dimenticare il progresso. Non possiamo pensare di aiutare persone lontane se poi non sappiamo come agire con il prossimo.”