La tratta ferroviaria Roma-Napoli via Formia sempre più infernale dopo l’entrata in vigore del nuovo orario mentre la stazione di Terracina entra nella categoria stazione nel vuoto per abbandono, vandalismo e mancanza di manutenzione. E’ quanto emerge dal rapporto Pendolaria, la storica campagna di denuncia di Legambiente, i cui circoli cittadini hanno annunciato nei prossimi giorni una mobilitazione per evidenziarne le criticità e far conoscere le condizioni di vita dei pendolari.
“La Regione Lazio, se migliora dal punto di vista dell’età dei convogli in circolazione, presenta una situazione comunque grave per quel che riguarda la spesa per il servizio ferroviario pendolare visto che i fondi stanziati non arrivano nemmeno allo 0,1% del bilancio regionale – sottolinea il rapporto – In questi anni si è inoltre assistito alla chiusura di oltre 1.120 chilometri di linee ferroviarie, cui vanno aggiunti 412 km di rete ordinaria che risulta “sospesa” per inagibilità dell’infrastruttura, tra cui la orma tristemente nota Priverno Fossanova-Terracina. Risale infatti al settembre del 2012 la frana del Monte Cucca che ha reso inagibile la ferrovia per Terracina, con la conseguente chiusura. La Regione Lazio, a seguito del parere favorevole della Conferenza dei servizi aveva approvato il progetto per un importo pari a circa 10 milioni di euro presentato anche al Comitato Regionale dei Lavori Pubblici il 19 giugno 2015. A gennaio 2016, il Consiglio Regionale aveva poi approvato, all’unanimità, una mozione che impegnava la Giunta al finanziamento integrale dell’opera di messa in sicurezza e ripristino della tratta ferroviaria ma non vi è ancora certezza sull’avvio dei lavori. In questi anni – commenta Anna Giannetti Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”Legambiente – i cittadini, attraverso comitati spontanei e associazioni, e il Comune di Terracina non abbiano mai smesso di lottare per il ripristino della tratta. Intanto è nato un importante coordinamento interregionale che raggruppa i comitati pendolari di Minturno, Monte San Biagio, Terracina, Priverno e Sezze la cui finalità è quella di ribadire che “la linea Roma-Napoli è fondamentale per l’economia del Lazio e della Campania”. Pronte manifestazioni di protesta. Lazio Tv