A quasi dieci anni dalla morte della moglie, avvenuta a seguito di una cirrosi epatica di natura post trasfusionale, questa mattina un 80enne di Latina si e’ visto riconoscere giustizia dal Ministero della salute che ha notificato l’accoglimento della richiesta di un primo assegno di 77.500,00 euro a cui seguira’ a breve la causa di risarcimento per l’integrale ristoro dei danni per gli eredi. Un vero e proprio calvario cominciato il 14 agosto del 2001, giorno del decesso della donna. Una morte attribuibile, come accerto’ nel 2002 lo stesso Ministero chiamato ad esprimere un parere legale sulla domanda di indennizzo presentata dal marito, tra il nesso causale fra le circa dieci trasfusioni di sangue, l’infezione da epatite C contratta dalla signora, l’infezione sfociata in cirrosi epatica che ha portato poi al decesso. Un calvario umano e legale vista la mole di ricorsi amministrativi e giudiziari davanti il Tribunale di Latina e l’impugnazione in Corte d’Appello di Roma. Fino ad oggi, quando a quasi dieci anni dalla morte, giustizia e’ stata fatta.
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