Qualita’, cultura e nuovi servizi sono i punti strategici del piano. ”In fase di elaborazione – spiega ancora l’assessore – abbiamo coinvolto 500 soggetti, tra operatori privati ed enti pubblici; la commissione ha svolto ulteriori audizioni per mettere dentro al piano l’anima e i bisogni dell’imprenditoria del Lazio. Il risultato di questo lavoro e’ il voto favorevole, che ha visto insieme maggioranza ed opposizione. Il turismo e’ la piu’ grande industria del Lazio in termini di fatturato e di occupazione, e’ anche l’attivita’ economica con piu’ prospettive di crescita e parliamo di crescita qualitativa della Regione che ora ha un riferimento certo e strategico per il suo sviluppo”.
Tra le linee di sviluppo: storia, cultura, archeologia ma anche innovazione con il sostegno ad iniziative come i parchi tematici, gli spazi contemporanei e interventi strutturali per cambiare il volto dei servizi al turismo. A cominciare dalla valorizzazione della risorse umane (Scuola di alta formazione per il turismo), alle strutture (sostegno agli investimenti di ammodernamento degli impianti alberghieri), attenzione per le offerte di nicchia con lo sviluppo del modello dell’albergo diffuso.