Cinquecento lavoratori indiani occupati in agricoltura nelle campagne dell’Agro Pontino, di Roma, Viterbo, Rieti e Terni hanno manifestato oggi per le vie del centro di Latina per protestare contro lo sfruttamento e il lavoro nero. Si chiede inoltre il pieno rispetto dei diritti del lavoro e di cittadinanza. La manifestazione, si legge in una nota, e’ terminata in piazza della Liberta’, dove si e’ tenuto un comizio al quale hanno preso parte alcuni lavoratori indiani, il segretario della Cgil di Roma e Lazio Claudio Di Berardino, quello della Camera del Lavoro di Latina Salvatore D’Incertopadre e il Segretario generale della Flai-Cgil Stefania Crogi.
In mattina, invece, una delegazione di manifestanti e’ stata ricevuta dal Prefetto di Latina, a cui e’ stato illustrato un documento politico con le proposte sindacali per stroncare il lavoro nero in provincia di Latina e per favorire il miglioramento di vita e di lavoro dei lavoratori extra-comunitari occupati in agricoltura. Tra gli interventi richiesti c’e’, in particolare, quello dell’istituzione dell’osservatorio territoriale contro le discriminazioni e di un Tavolo presso la Prefettura per la verifica dell’applicazione delle tariffe contrattuali e delle normative a tutela dei lavoratori stagionali.
Il sindacato richiede, inoltre, che sia monitorato il fenomeno del lavoro nero e del caporalato, che siano avviati dei piani in insediamento abitativo di concerto con i singoli Comuni della zona e che siano facilitate le pratiche per il ricongiungimento familiare.
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