Sara’ tutto il valore della territorio pontino ad essere portato alla ribalta della settima edizione del Visit Latina, il press tour in programma dal 30 novembre al due dicembre , promosso dalla Confesercenti con il contributo della Camera di Commercio e il patrocinio dell’Agenzia Nazionale del Turismo, dell’Assessorato al turismo della Regione Lazio e della Provincia di Latina per la promozione di questa porzione del Lazio meridionale.
Un vero e proprio viaggio organizzato in collaborazione con l’Associazione Agroalimentare in Rosa, che per tre giorni dara’ modo di scoprire, conoscere e apprezzare le peculiarita’ uniche e insostituibili di luoghi dal fascino straordinario che grazie alla volonta’ delle attivita’ che vi operano e che ne sono parte integrante, sono riuscite a mantenere immutate nel tempo tutte quelle caratteristiche che oggi ben si possono inserire in un’ottica di marketing territoriale propedeutico ad un turismo responsabile e intelligente. Ospite d’eccezione di quest’anno sara’ il Gruppo del Gusto dell’Associazione della Stampa Estera in Italia a cui sara’ offerto un intenso programma ricco di momenti e incontri suggestivi da scrivere e ricordare dove ad emozionare sara’ la straordinaria storia e il paesaggio di luoghi ancora perlopiu’ sconosciuti. “Intento del Visit Latina – spiega Giuseppe Fiacco, presidente di Confesercenti Latina – e’ infatti quello di valorizzare l’intero entroterra, con territori d’eccellenza come Ninfa, Cori, Gaeta, Itri, Campodimele e Sperlonga, invitando anche ad una destagionalizzazione del turismo, finora troppo concentrato sul periodo estivo”. Una realta’, quella pontina, che non vuole restare prigioniera del suo passato, ma che spera di poter riemergere sfruttando appieno quella parte del turismo enogastronomico capace di fare da volano per il rilancio della propria immagine storica, culturale, artistica e territoriale.
E d’altronde Latina e’ un susseguirsi di paesaggi che mutano man mano che ci si sposta lasciando l’incanto di territori orgogliosi e ricchi della loro complessita’. A fare da filo conduttore una cucina semplice e insostituibile dove non mancano le contaminazioni di piatti arrivati fino a qui per effetto delle migrazioni interne che durante il fascismo portarono prevalentemente veneti ed emiliani a far nascere dalla palude le citta’ razionaliste del nuovo millennio.
Un’iniziativa dunque quella del Visit Latina, per far scoprire ai professionisti della carta stampata e non, attraverso la voce dei diretti interpreti, i luoghi e gli artigiani che stanno contribuendo a rendere e confermare il “made in Latina” unico nel mondo.