Arrivano le prime condanne
Oltre 49 anni di reclusione per i nove imputati del processo don’T Touch che hanno scelto il rito abbreviato, puntando allo sconto di un terzo della pena. Il giudice per l’udienza preliminare Laura Matilde Campoli ha accolto quasi integralmente le richieste dei pm Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro. 10 anni di reclusione per Angelo Travali, detto “Palletta”, 9 anni per Salvatore Travali, 6 anni per Giuseppe Travali, 6 anni Francesco Viola, ritenuti gli esponenti dell’ala militare dell’organizzazione criminale. Tre anni e tre mesi per l’apriliano Francesco Falco, due anni e mezzo per Cristian Battello, anche lui di Latina. Cinque anni di reclusione per Antonio Giovannelli e quattro anni per Antonio Neroni, detto “Caniggia”. Tre anni e mezzo di reclusione infine per il poliziotto Carlo Ninnolino, all’epoca dei fatti investigatore della squadra Mobile di Latina, che avrebbe passato informazioni riservate al clan. Quest’ultima pena è leggermente superiore rispetto a quella chiesta dai pm. Secondo gli inquirenti, una parte del clan di origine nomade Di Silvio, capeggiato da Costantino, detto Cha Cha, aveva messo in piedi un’ associazione per delinquere, dedita alle estorsioni, comprese quelle ai negozi di Latina, all’usura, allo spaccio di droga, in parte all’ombra di alcuni tifosi facendo affari anche con alcuni pregiudicati di Aprilia e reinvestendo il ricavato in attività intestate a prestanome. Lazio Tv