Tre piccoli striscioni con il nome delle tasse più odiose per i cittadini: Tari, Tasi ed Imu, affissi sulla facciata del Comune ed uno striscione con la frase “Tasse in alta quota, servizi in alto mare”.
Questa l’azione nella notte di CasaPound Latina per protestare contro l’aumento incondizionato delle tasse comunali. “I cittadini non ce la fanno più; la disoccupazione in aumento, le famiglie costrette a tagliare le spese essenziali, come quelle alimentari e sulla salute, imprenditori alla canna del gas, strozzati da tasse e dall’usura (legale e non) .”, riportano i militanti di CasaPound, “Questo è il quadro della situazione, ma il Comune, incurante di tutto ciò ha alzato le aliquote delle imposte ai livelli massimi. Nonostante il flusso di denaro proveniente da tali entrate, si scoprono buchi nel bilancio (per ultima Ipogeo che avanza 13 milioni di euro), sprechi nelle consulenze esterne e servizi al livello di terzo mondo”.
“Non si possono addossare le colpe esclusivamente ai tagli e alla crisi”, continua CasaPound, “non c’è programmazione, manca un piano di sviluppo economico, un serio progetto di edilizia popolare, manca un piano per accogliere le pressanti richieste di aiuto ai servizi sociali da parte delle famiglie disagiate e sfrattate. L’impressione, così come per la politica del governo nazionale, e che si navighi a vista in attesa che l’economia riparta da sola e che la crisi si allontani. Nel frattempo, la politica locale, ha speso tempo ed energia per litigarsi gli assessorati”. “La gente è stanca”, concludono i militanti dell’associazione,” la politica rimane distante dalla realtà e non si accorge del disastro nel tessuto sociale cittadino. Per questo CasaPound, ora come sempre, rimarrà al fianco dei cittadini e degli italiani”.