La sala operativa del commissariato di Fondi riceveva richiesta di intervento in via Sugarelle per segnalazione di lite in atto.
Immediatamente, personale di “Volante” giunto in loco contattava la richiedente, una donna nata in Albania di 53 anni, cittadina italiana residente a Fondi, la quale riferiva di essere stata aggredita dal figlio coabitante G.E. 24enne nato in Germania, cittadino albanese in possesso di regolare permesso di soggiorno, il quale pretendeva dalla madre una somma di danaro per comprarsi le sigarette. La donna, conoscendo lo stato di tossicodipendenza del figlio, rifiutava di dargli quanto richiesto ed alla risposta negativa della stessa, per tutta risposta veniva aggredita violentemente, colpita con calci e pugni nonché minacciata di morte con un grosso coltello da cucina, successivamente rinvenuto nell’abitazione e sequestrato dagli operanti. Alla vista del coltello, la donna spaventata prontamente fuggiva all’esterno dall’abitazione inseguita dal figlio, venendo raggiunta in strada e percossa fino al punto di venir trascinata a terra per i capelli per riportarla dentro casa. A tal punto, giungeva sul posto un passante che intervenuto unitamente al fratello, alla vista di tanta efferatezza, sottraeva la malcapitata alle violenze subite soccorrendola. La vittima dell’aggressione, riferiva inoltre agli agenti operanti che già la sera prima aveva subito atti di violenza tanto che era intervenuta una pattuglia dei carabinieri per sedare gli animi ed esibiva un certificato medico riportante una diagnosi di “lieve trauma contusivo del cuoio capelluto, cefalea” con una prognosi di 3 giorni. Anche al mattino di ieri, personale di Volante, interveniva nel piazzale antistante la stazione, su richiesta della stessa donna che asseriva di aver avuto un diverbio con il figlio, ma in tale occasione, rifiutava le cure mediche e veniva invitata a sporgere eventuale querela. Pertanto, per la nuova aggressione da parte del figlio, la donna veniva trasportata al Pronto Soccorso di Terracina tramite autoambulanza del 118 dove, sottoposta a visita, riceveva referto con diagnosi di “trauma cranico lieve” ed una prognosi di 5 giorni. Alla luce di quanto accaduto, il cittadino albanese veniva tratto in arresto per il reato di estorsione e quant’altro ravvisabile. Avvisato il sostituto procuratore di turno De Luca, questi disponeva la traduzione del predetto direttamente alla casa circondariale di Latina a disposizione dell’autorità giudiziaria. Lazio Tv