L’azienda sotto sequestro dopo la morte di due operai.
Dopo 10 giorni di fermo oggi la kiklos di aprilia, ha riaperto poche ore per consentire una perizia di parte, decisa in accordo con i legali delle famiglie dei due operai, Fabio Lisei e Roberto Papini, deceduti lo scorso 28 luglio, dopo aver inalato esalazioni letali mentre stavano caricando percolato. L’impianto è stato sequestrato su disposizione della procura di Latina, tre giorni dopo il tragico incidente sul lavoro. Effettuati non solo altri rilievi, ma anche l’inizio delle analisi sull’autobotte su cui i due operai, al momento dell’incidente stavano lavorando, mentre ancora si attendono i risultati dell’Arpa sui campioni di liquame prelevato dai silos della Kiklos. Attualmente, nell’inchiesta per omicidio colposo plurimo e assenza di sicurezza sul posto di lavoro, ci sono 5 indagati. Tra le ipotesi di reato anche grave danno ambientale. Intanto, l’interruzione di ogni attività , sembra aver incrementato i problemi dovuti ai miasmi nella zona, più volte denunciati dai residenti, che chiedono con urgenza, lo smaltimento del percolato e del compost contenuti all’interno della struttura. Il sindaco Antonio Terra, ha risposto alle sollecitazioni sostenendo che “La struttura – si legge in una nota – non può più ricevere i camion che conferiscono la frazione umida, ma non può neanche smaltire ciò che è contenuto all’interno, percolato e compost, proprio per la prosecuzione dell’attività investigativa. La Kiklos aveva chiesto di poter smaltire i prodotti della lavorazione, proprio per evitare l’accentuarsi del problema dei miasmi, ma La struttura è posta sotto sequestro dalla magistratura e tutti, compresa l’amministrazione, non può fare altro che attendere i risultati dell’Arpa e della Asl prima di poter mettere in campo qualsiasi azione”.ha detto il primo cittadino. Intanto gli effetti della chiusura della kiklos si vedono anche sullo smaltimento dei rifiuti: sono molti i comuni del lazio che conferivano l’organico nell’azienda e hanno dovuto optare per soluzioni alternative. L’amministrazione di Aprilia, in attesa delle decisioni della magistratura ha scelto di portare temporaneamente i rifiuti presso la Selfgarden. Lazio Tv