E’ approdato ieri davanti al Tribunale del riesame di Roma il ricorso presentato dall’avvocato Riccardo Olivo contro l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del 23enne Gianfranco Fiori, accusato del tentato omicidio di Carmine Ciarelli. I magistrati fino a ieri sera non avevano ancora sciolto la riserva sull’istanza con la quale la difesa ha sollecitato l’annullamento del provvedimento del magistrato di Latina: in particolare il legale ha sostenuto che il quadro indiziario del suo assistito risulta decisamente debole per l’inutilizzabilità delle dichiarazioni rilasciate da un parente della vittima circa l’autore dell’attentato. I fatti oggetto dell’indagine riguardano il tentato omicidio messo a segno il 25 gennaio dello scorso anno davanti al bar Sicuranza al Pantanaccio quando qualcuno esplose alcuni colpi di pistola ferendo gravemente Carmine Ciarelli. Un episodio che aveva dato il via ad una vera e propria guerra criminale tra gruppi contrapposti nel capoluogo pontino, proseguita con gli omicidi di Massimiliano Moro e Fabio Buonamano, uccisi nel giro di appena 24 ore dopo gli spari contro il capostistipite della famiglia rom. Gianfranco Fiori era stato arrestato ad ottobre scorso come autore dell’agguato a Ciarelli ma i giudici della Corte di Cassazione avevano poi annullato con rinvio al Riesame, l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 23enne. Secondo il legale di quest’ultimo non esiste allo stato attuale né il pericolo di fuga né quello della reiterazione del reato. Ieri la discussione del ricorso e la riserva dei magistrati sulla decisione.
Elena Ganelli dal Corriere Pontino del 30 aprile 2011