Alcune famiglie che occupano la palazzina di via Respighi in Q5 si sono chiuse nel bagno del Comune.
Alcune famiglie che occupano la famosa palazzina di via Respighi in Q5 si sono chiuse nel bagno al primo piano del Comune per protestare contro il sindaco che questa mattina ha deciso di non incontrarli, nonostante fosse stato fissato da tempo un appuntamento per trovare una soluzione all’imminente sfratto fissato per la fine di maggio. Attualmente sono circa 4 i nuclei familiari che hanno deciso di chiudersi a chiave negli antibagni del Comune dove è arrivata anche la Digos nel tentativo di riportare la calma.
Sempre questa mattina, intanto, la Presidente dell’associazione Valore Donna e l’avvocato Stefano Ciapanna aveva protocollato in Prefettura l’istanza di rinvio di almeno sei mesi dello sfratto programmato per la fine di maggio. La palazzina occupata, lo ricordiamo, è di proprietà del CEP, il centro europeo di previdenza, al quale l’associazione Valore Donna ha proposto il pagamento delle rette d’affitto. Una soluzione però rigettata dall’Ente che ha affermato di volere mettere in vendita lo stabile nonostante, prima dell’occupazione, fosse ormai vuoto ed abbandonato da diversi anni.
Il problema degli sfratti a Latina sta dilagando visto che sono sempre di più le famiglie in lista di attesa per una casa popolare che non c’è e tantissime quelle a rischio sfratto.