Utilizzava falsi documenti di identità attraverso i quali riusciva ad attivare una serie di contratti telefonici e ad acquisire materiale informatico, computer, telefoni cellulari e chiavette usb. La truffa messa a segno da un 48enne del capoluogo e scoperta grazie alle indagini condotte dalla polizia postale di Latina ammonta a circa 23mila euro. I primi accertamenti della squadra amministrativa della polizia postale erano scattati a seguito della denuncia presentata dall’amministratore di una società che aveva visto comparire sul proprio conto corrente bancario un addebito proveniente da due compagnie telefoniche per una serie di servizi che erano stati attivati ma che l’utente non aveva mai richiesto. Ma gli accertamenti hanno consentito di scoprire una truffa più vasta, che di volta in volta ha visto finire nel mirino diversi amministratori di società di tutta la provincia pontina, oltre a gestori di compagnie di telefonia mobile. I contratti infatti venivano attivati da C.G., 48enne denunciato in stato di libertà alla Procura di Velletri, a nome di ignare società e aziende pontine, di cui riusciva ad acquisire i codici bancari. Dopo le sottoscrizioni, realizzate attraverswo falsi documenti, l’uomo riusciva ad attivare contratti telefonici e a farsi consegnare il materiale infomatico.
Laura Pesino dal Corriere Pontino del 21 aprile 2011