Al pronto soccorso con dei forti dolori addominali, muore a 7 anni durante il tragitto in ambulanza in direzione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.
La tragedia è avvenuta domenica sera, nella strada che dall’ospedale Grassi di Ostia porta al nosocomio romano. Sono le ore 20.50 quando Giordano Coppa viene accompagnato dalla mamma al pronto soccorso lidense per un mal di pancia forte abbastanza da creargli diversi episodi di sincope. I medici visitano immediatamente il bimbo e la situazione appare da subito molto grave. Stroncato da un arresto cardiocircolatorio, Giordano varca poi l’ingresso del Bambino Gesù in ambulanza, appena due ore dopo, ormai senza vita. Inutili i tentativi di rianimazione praticati da un anestesista e dal pediatra. La vicenda è ancora tutta da chiarire: la madre della vittima, infermiera e residente a Pomezia con il marito, ha presentato ieri mattina una denuncia nei confronti di alcuni dottori del Grassi presso la caserma dei carabinieri di Torvajanica per presunte negligenze. Un fascicolo è già stato aperto in Procura.
Stando però a quanto risulta dagli atti, e a quanto poi dichiarato dalla stessa mamma del piccolo, Mirko era già stato visitato il giorno prima nello stesso pronto soccorso del Grassi per quei dolori addominali. Più lievi, certo, tanto da convincere i medici a dimetterlo con una prognosi di pochi giorni.
Ma quando la sera seguente la mamma riporta il figlio nell’ospedale lidense per le presunte coliche ormai divenute insopportabili, avviene la tragedia. Il bambino perde conoscenza dopo poco, con un arresto cardiocircolatorio in corso sarebbe stato caricato su un’autolettiga scortata da una volante della polizia in direzione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.
Ormai giunto a destinazione, intorno alle ore 22.40, Giordano risulta invece già morto: per il personale sanitario è inutile ogni tentativo di rianimarlo. I carabinieri della compagnia di Pomezia, agli ordini del comandante Marco Staziani, stanno raccogliendo testimonianze da entrambe le parti per ricostruire la dinamica dei fatti e, con l’aiuto della documentazione presa in ospedale, il quadro clinico del bambino.